sabato 27 novembre 2010

Il suicidio del cancro

Importante scoperta di ricercatori italiani all'estero: Una sostanza che produrrebbe l'autoeliminazione delle cellule ammalate in diversi tipi di cancro. La pubblicazione sul settimanale Science.
 

ROMA - Ricercatori italiani hanno scoperto un meccanismo molecolare per far suicidare cellule malate di cancro che potrebbe essere attivato per combattere molti tumori diversi: con questa scoperta, di recente pubblicata sulla prestigiosa rivista Science, si potrebbe arrivare a nuovi farmaci ad 'ampio spettro' contro molti tipi di cancro. A dare la notizia lo scienziato Pier Paolo Pandolfi, direttore della ricerca al Beth Israel Cancer Center di Harvard School di Boston che ha coordinato il lavoro insieme a Paolo Pinton dell'Universita' di Ferrara. ''Da tempo sapevamo che una molecola chiamata PML, messa fuori uso nella leucemia promielocitica, serve a mandare a morte le cellule malate, cioe' che PML e' quello che chiamiamo un oncosoppressore'', ha spiegato Pandolfi, oggi intervenuto all'Universita' La Sapienza di Roma in occasione della presentazione del master "Le Scienze della vita nel Giornalismo e nei rapporti Politico-istituzionali''; ma rimaneva un mistero il meccanismo d'azione di PML e quindi la possibilita' di sfruttare la molecola dal punto di vista terapeutico. ''Abbiamo capito che PML e' messa KO non solo nella leucemia promielocitica, ma anche in altri tipi di cancro (prostata, polmone, cervello etc) - ha detto Pinton - inoltre abbiamo compreso il modo in cui PML induce al suicidio cellulare''. PML, hanno spiegato Pinton e Pandolfi, si lega a una 'proteina-canale' sulla membrana di un organello cellulare deposito di ioni calcio, il 'reticolo endoplasmatico'. Il canale si apre in risposta a PML e, come una diga, lascia uscire gli ioni che riempiono la cellula uccidendola. Questo "suicidio" regolato e' messo in atto quando la cellula e' danneggiata e irriparabile. Ma in alcuni tumori, in primis nella leucemia in cui il ruolo di PML e' stato scoperto, PML non funziona piu' e la cellula malata invece di suicidarsi prolifera. ''Adesso che grazie alla collaborazione avviata abbiamo scoperto qual' e' il target di PML - ha concluso Pinton - potremo mettere a punto dei farmaci molecolari specifici che mimino l'azione di PML e facciano suicidare le cellule malate''.

FONTE: TG1online
http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/articoli/ContentItem-0c3320d6-32f6-47bf-b7a0-3cb6bef4cda6.html?refresh_ce



E' sempre bello sapere che la ricerca e la sperimentazione in campo medico-scientifico va avanti e che nuove scoperte si affacciano alla ribalta, scoperte come questa nella lotto contro il cancro che potrebbe rappresentare una svolta per il futuro.
Con un pizzico di campanilismo devo dire di essere contento anche del fatto che questa scoperta è stata fatta da un gruppo di ricercatori italiani (come per il Prof. Zamboni e la CCSVI) benchè operanti all'estero. Il fatto che questi ricercatori nostrani lavorino fuori dai confini dell'Italia, ci deve però far riflettere sul fatto che il nostro "bel" paese dedica veramente poche risorse alla ricerca e sperimentazione, e così i nostri migliori "cervelli" spesso e volentieri sono costretti a emigrare all'estero per poter trovare le condizioni giuste nel portare avanti il loro preziosissimo lavoro di ricerca. E questo, bisogna dirlo, è veramente un gran peccato.

Marco

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