venerdì 8 aprile 2011

Vive in una tenda sul piave: è allergico a tutte le sostanze chimiche

Un 56enne affetto da malattia rara, la MCS, non può essere neppure ricoverato. Intanto alcuni bulli lo hanno preso di mira

TREVISO - Vive in una tenda piantata vicino all'argine del Piave. Non per escursionismo o per diletto ma perchè Daniele Agnoletto, 56 anni, è affetto da una malattia rarissima, la sindrome da "Sensibilità Chimica Multipla", in breve MCS (non ancora riconosciuta dal Servizio sanitario nazionale). Una patologia che equivale a una condanna: chi ne è affetto non può entrare in contatto con detersivi, vernici, polveri chimiche (ad esempio i toner delle stampanti), medicinali, profumi, spray e l'elenco continua all'infinito.

Diventa quasi impossibile per un malato di MCS vivere normalmente all'interno della comunità. Per questo motivo Agnoletto ha dovuto abbandonare il lavoro come impiegato di segreteria a scuola e l'appartamento zensonese che condivideva con i familiari per piantare la sua tenda sull'argine del Piave. Dove, ieri mattina, alcuni bulli - senza rendersi conto del danno che facevano - hanno sparso delle sostanze chimiche, non è chiaro se vernici o altro, proprio intorno alla tenda. Tanto che Daniele per l'intera giornata non è riuscito ad avvicinarsi al suo alloggio di fortuna. «Appena arrivo nei paraggi - racconta - sento la trachea che comincia ad irritarsi, a gonfiarsi, mi viene da tossire, mi manca l'aria. So che mi considerano il matto del villaggio, ma non è così. Vorrei che chi ha fatto questo vedesse le indagini diagnostiche dei miei polmoni, allora forse si renderebbe conto».

«Chi ha fatto questo orribile scherzo a Davide - aggiunte Giovanna, una signora trevigiana, anch'ella affetta da MCS - non sa che ha messo in pericolo la vita di quest'uomo che chiede soltanto di essere lasciato in pace. Adesso, insieme, stiamo cercando una casa. Lontano dalle grandi strade di comunicazione, perchè c'è troppo smog, lontano dai vigneti perchè vengono irrorati e per noi sarebbe la fine. Stiamo cercando nella zona collinare di Montaner, Rugolo, Sarmede. Una vecchia casera in pietra sarebbe l'ideale. Non abbiamo bisogno di comodità, ciò che ci serve è un ambiente semplicissimo, senza vernici o sostanze simili».

In Italia sono poche le Regioni che hanno riconosciuto la MCS, tra le quali il Lazio. «Sono in cura da un medico di Roma - racconta Giovanna - io per fortuna riesco ancora a spostarmi, Davide non lo può fare. Avevo pensato di ricoverarlo, ma i nostri ospedali non sono attrezzati a ricevere un malato come lui. Vi abbondano i medicinali, che sono chimica, si avverte subito la presenza dei detersivi. Tuttavia so che ci sono dei bravi pneumologi che conoscono questa malattia e sanno come trattarla. A loro va il nostro appello, affinchè possano aiutare Daniele».

Domenica 03 Aprile 2011 - 23:26 Ultimo aggiornamento: Venerdì 08 Aprile - 18:20

FONTE: il gazzettino.it
http://www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=144250&sez=NORDEST


A Daniele Agnoletto, malato di MCS, va tutta la mia piena comprensione e solidarietà, così come a quei "balordi" che hanno cosparso la tenda di Daniele di sostanze chimiche, va invece tutto il mio disprezzo se, e ripeto se, erano a conoscenza della dolorosissima situazione di Daniele, la cui semplice inalazione di una qualsiasi sostanza chimica può portare anche alla morte.
Mi unisco poi all'accorato appello di Giovanna, anch'essa malata di MCS, per aiutare Daniele.... e lo estendo a tutti i malati di questa tremenda malattia, perchè non siano lasciati soli, perchè abbiano la possibilità di potersi curare come prevede l'Articolo 32 della Costituzione Italiana. Ci sono tanti malati di MCS che sono nella disperazione e non sanno cosa fare.... non possiamo abbandonarli !!!

Marco

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