martedì 24 aprile 2012

Hook, il cane che fa la lavatrice

Assiste i disabili, li sveste, accende la luce e porta le fedi ai matrimoni. E’ La storia un border collie, impiegato anche nel giallo dei fratellini Ciccio e Torre e in Abruzzo 

PADOVA — Per anni il suo fiuto l’ha guidato in mezzo a catastrofi e gialli di ogni genere: dalla tragedia di Ciccio e Tore, i fratellini di Gravina di Puglia trovati morti, al terremoto in Abruzzo, dai tre piccoli Rom rapiti da una casa-famiglia nelle campagne veronesi agli escursionisti imprudenti dispersi sui colli, a Trento e a Brunico, solo per citare qualche caso. Ora però, raggiunta la meritata pensione, Hook lascia l’azione per dedicarsi ai disabili. E con lo stesso impegno e amore segue il paraplegico in sedia a rotelle, gli raccoglie il portafoglio se cade o gli porta il telefono, apre la cerniera di giacconi e pantaloni da togliere, accende la lavatrice e quando il ciclo di lavaggio è finito spalanca l’oblò e tira fuori il bucato, porge bevande fresche e cibi presi dal frigo, che poi diligentemente chiude. Azioni normali per un pensionato comune, eccezionali se quel pensionato è un cane. Hook è un border collie di 11 anni che vive a Polverara (Padova) ed è stato addestrato da Sandro D’Alò, responsabile del gruppo cinofilo «Il Gelso» della Protezione civile, operativo a Ponte San Nicolò.

Il preparatore, istruttore di unità cinofile specializzate nella ricerca di dispersi sotto le macerie e in superficie, gli ha insegnato anche ad aprire e chiudere le porte con muso o zampina, accendere e spegnere la luce, raccogliere oggetti da terra, portare l’agenda o il cellulare al padrone. Quasi un gioco per una bestiola intelligente, dolce e molto socievole, che però richiede anni di addestramento. «Ho iniziato a insegnargli tutto questo cinque anni fa — racconta D’Alò, che segue anche la figlia di Hook di 7 mesi, un’altra cagnetta della stessa razza di 10 anni e un pastore belga di 2 un po’ per gioco e un po’ per fargli fare qualcosa di diverso dalla ricerca, anche se resta la sua preferita. Ho appeso corde e trecce di stoffa a maniglie, frigo e zip, in modo che se ne servisse per aprirli: per lui erano prede, ha eseguito con il solito entusiasmo. Poi ho perfezionato l’operazione con esercizi specifici, che gli hanno consentito di aprire una porta o un cassetto, prendere oggetti, porgerli al padrone e richiudere. Ora, per esempio, se gli chiedo di portarmi una birra lui corre al frigo e obbedisce».

Con l’allenamento Hook è diventato talmente bravo e disinvolto con gli umani da essere scelto da una sposa come paggetto al quale affidare il cuscino con le fedi. Si è fatto venti metri di passerella in chiesa ed è arrivato davanti agli sposi nel momento giusto e senza esitazioni. Sono ormai lontani i tempi del suo quarto piazzamento al Campionato internazionale per cani da catastrofe del 2002, del posto da titolare nella «Nazionale » di genere occupato dal 2006 al 2011, dei Mondiali 2010. Ma la nuova carriera è altrettanto importante. Per lui — un «investigatore» del suo calibro non può passare bruscamente da un’attività tanto intensa a cuccia e cappottino —, ma soprattutto per i più deboli. Già diversi privati e qualche Comune hanno chiesto a D’Alò di preparare altri esemplari all’assistenza ai disabili, ma il costo tra acquisto del cane, un anno e mezzo di addestramento e relativo mantenimento si aggira sui 20/25 mila euro. Tanti, soprattutto in un momento di crisi. E così Hook rischia di rimanere una felice eccezione.

di Michela Nicolussi Moro

23 gennaio 2012

FONTE: corrieredelveneto.corriere.it
http://corrieredelveneto.corriere.it/veneziamestre/notizie/cronaca/2012/23-gennaio-2012/hook-cane-che-fa-lavatrice-1902972063674.shtml


Sono felice di pubblicare questo articolo sul mio blog, anche se si discosta non poco da quelli che usualmente pubblico, in quanto non parla di una storia umana, ma bensì di un cane, un collie per la precisione, con caratteristiche eccezzionali.
Quello che questo collie è stato capace di fare e che tuttora fa, a beneficio degli uomini, sopratutto disabili, rende la sua storia particolarmente bella e interessante da far conoscere, e ci dice una volta di più quanto i cani siano importanti, fedeli e pieni d'amore incondizionato per gli uomini. E' bene che l'uomo non se ne dimentichi mai e sappia avere maggior rispetto nei confronti dei cani e più in generale degli animali. La triste piaga dell'abbandono dei cani, sopratutto durante la stagione estiva, è una di quelle cose che fa veramente DISONORE agli uomini, sopratutto dopo tutto quello che i nostri amici a quattro zampe hanno saputo darci. Trattiamo i cani con rispetto, con amore, non facciamo loro del male.... loro non ne farebbero MAI a noi.


Marco

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