mercoledì 22 agosto 2012

E' morto il paladino dei disabili


Giorgio Ponzio si è spento a Roma. Tante battaglie per le barriere architettoniche

Senigallia. E' morto ieri mattina a 44 anni Giorgio Ponzio, esponente dell'Idv noto in città per la sua battaglia contro le barriere architettoniche. Lui che sulla sedia a rotelle era abituato a muoversi ma non per questo rassegnato dai limiti imposti dalla disabilità, si è spento nell'istituto “Regina Elena” di Roma dove lo scorso mese di luglio era stato ricoverato. Affetto dalla nascita dalla spina bifida e disabile motorio, è stato sottoposto a due interventi chirurgici. Ieri mattina, quando ancora i necrologi non erano nemmeno apparsi in città, ben 627 commenti di cordoglio hanno invaso la bacheca di facebook che Giorgio era solito aggiornare continuamente anche se, nelle ultime settimane, non aveva potuto fornire puntuali aggiornamenti dall'ospedale come avrebbe voluto. “Senigallia come barriere architettoniche ha ancora molto da dare – raccontava Giorgio Ponzio in una delle sue ultime dichiarazioni alla stampa -. Lungo Corso 2 Giugno la quasi totalità dei negozi è inaccessibile per chi come me ha difficoltà a muoversi, anche se devo dire che qualcuno ha messo una pedana di fortuna. L'estate scorsa poi, andando sul lungomare ho trovato un bar con lo scivolo per entrare, ma in corrispondenza della stessa hanno messo un tavolino che ne ostruiva l'utilizzo. Che senso ha agevolare e impedire l'ingresso in un locale nello stesso tempo? I marciapiedi hanno tutti lo scivolo anche se spesso e volentieri in corrispondenza degli stessi vengono parcheggiate autovetture che ne impediscono l'utilizzo. Io spesso mi fermo ad aspettare i proprietari e faccio notare loro la cosa ma come risposta mi dicono "scusa ma erano solo 5 minuti" ed io "sì ma per me quei 5 minuti erano importanti" mi giro e me ne vado”.
Una testimonianza di vita da disabile la sua, portata in giro per la città, dove il volto di Giorgio Ponzio era familiare a tutti i senigalliesi che spesso si fermavano a scambiare qualche parola con lui. Nonostante l'handicap era sempre in giro. Un esempio per quanti, costretti in sedia a rotelle, preferiscono rinchiudersi dentro casa. Giorgio era diverso, sempre in movimento anche se non poteva camminare. Andava anche al mare, ai Bagni Marta 55. “Giorgio grazie per tutti i momenti trascorsi quando venivi a trovarci in spiaggia – le parole dei bagnini – grazie per tutte le parole che ci scambiavamo nei momenti belli e brutti, grazie per aver condiviso con noi il tuo grande cuore e la tua grande sensibilità, grazie per essere nostro amico, non ti scorderemo mai. Un abbraccio Marta e Francesco”.
Un temperamento forte il suo che lo ha portato anche nelle scuole, dove recitava favole per bambini, tanto da diventare l'idolo dei più piccoli. Giorgio non ha mai visto la disabilità come un limite. E' stato un gran viaggiatore, girando mezza Europa e passando anche per la California e la Turchia insieme all'associazione Athla Onlus, che si occupa di organizzare viaggi per i disabili. Giorgio ha fatto anche l'interprete grazie alla sua ottima conoscenza del francese, inglese e spagnolo. L'esempio di come essere disabili non significa essere diversi.

10 agosto 2012

FONTE: Corriere Adriatico


Riporto questa notizia con qualche giorno di ritardo (e mi rammarico di ciò) e sentite condoglianze da parte mia alla famiglia di Giorgio.
Non ho sinceramente molto da dire.... tranne che chi semina bene durante la propria vita, lascia sempre un bel ricordo. E Giorgio, disabile a favore dei disabili, ha certamente lasciato un bel ricordo in tante, tante persone. E questa, forse, è davvero la cosa più bella.
Riposa in Pace Giorgio e continua a fare del Bene anche da Lassù.

Marco

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