lunedì 11 febbraio 2013

Bimbo malato: «Papà uccidi il mostro»

TARANTO“Papà uccidi il mostro”: è la frase scritta da un bambino di Taranto su un foglio dove il piccolo ha disegnato i camini dell’Ilva, con i fumi a forma di mani e facce da mostro. Il bambino ha contratto una patologia legata all’inquinamento di origine industriale ed è costretto a curarsi anche lontano dalla propria città. Suo padre ha inviato il disegno al Comitato "Donne per Taranto", insieme a una lettera in cui racconta il calvario del figlio.

Ho insegnato a mio figlio in questi anni – racconta il papà – ad avere fiducia sempre negli altri, negli adulti, nella vita. Lui da oltre un anno si prepara il suo trolley da solo ogni 20-30 giorni per andare a fare la cura a Parma ed è stato sempre lui a trasmetterci l’ottimismo per l’esito delle analisi”. L’ultima volta, spiega il genitore, “non è tornato con me, è ricoverato perchè i valori non si sono normalizzati. Mercoledì prima di ritornare a Taranto per il lavoro, sono andato a salutarlo, dormiva ancora e sul comodino c'era un disegno con l’Ilva e sotto la scritta 'papà uccidi il mostro”.

Il disegno, – scrive ancora il papà – mentre lui è lontano da me, lo tengo tra le mani e sento di averlo tradito, il mostro è là e più forte che mai”.

Il papà si chiede: “cosa gli dirò domani quando lo riabbraccerò? Che il mostro è ancora lì e che io (il suo eroe) non sono riuscito a sconfiggerlo?”. La lettera è stata divulgata da Rosella Balestra, coordinatrice del Comitato "Donne per Taranto", che ha già preannunciato azioni legali contro il rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale all’Ilva.

20 ottobre 2012

FONTE: lagazzettadelmezzogiorno.it
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDCategoria=2699&IDNotizia=561580


Ieri, 11 febbraio, era la Giornata Mondiale del Malato, e credo sia nostro dovere morale non dimenticarci mai dei tanti malati che ci sono in tutt'Italia e in tutto il mondo, non di rado anche tra nostri parenti più stretti o amici. La malattia è sempre una gran brutta cosa, ma quando ad essere malato è un bambino, bè..... lo è ancora di più !
Questo post che ho pubblicato oggi, parla da solo: quante persone, anche bambini, sono malati a causa dell'inquinamento ambientale: tanti, tantissimi !!! Allora, se vogliamo vivere in un mondo migliore, meno inquinato, più giusto e civile, dobbiamo IMPEGNARCI, ciascuno facendo il suo, a rispettare la nostra cara Terra che ci ospita amorevolmente, non inquinandola, non insozzandola, ma trattandola Bene, come se fosse un figlio, oppure come se fosse una madre che merita tutto il nostro rispetto per tutto quello che gratuitamente ci dona (aria, acqua, cibo, bellezza... e ogni quant'altro).
"Mostri" come l'Ilva e come tanti altri simili sparsi per il nostro pianeta non hanno più ragione di essere e di esistere.... ma attenzione, il rispetto dell'ambiente passa anche attraverso cose molto più piccole, come, per esempio, fare un accurata raccolta differenziata, andare più spesso a piedi o in bicicletta, acquistare prodotti bio-compatibili, riutilizzare in vario modo le cose che abbiamo già, e così via.... Non pensiamo che il rispetto e la tutela dell'ambiente sia solo affare dei poteri forti, dei politici e dei grandi industriali: NO, ognuno di noi può fare tanto, tantissimo, più di quanto si possa immaginare. Ognuno può e deve fare il "suo", senza eccezzioni e senza scuse. Amare l'ambiente significa amare tutto il creato, quindi anche l'uomo stesso, quindi significa avere maggiore rispetto di sè. Ricordiamocelo sempre, non tralasciamo mai i nostri piccoli e grandi doveri quotidiani verso l'ambiente e verso noi stessi.
Non dimentichiamoci MAI di questo bambino che lotta contro il tumore (e quanti come lui !), per l'ingrata e immeritata eredità che noi genitori gli abbiamo lasciato. Quante responsabilità, quante responsabilità che abbiamo noi tutti verso di loro..... NON DIMENTICHIAMOCELO MAI !!!

Marco 

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