martedì 16 aprile 2013

"La Regione riconosca la MCS"


Il sindaco Bontempi scrive all'assessore Tomassoni dopo la denuncia di Patrizia Mirti

di Eleonora Sarri

NOCERA UMBRA - Qualcosa si muove. E sembra nella direzione giusta. Dopo la toccante storia raccontata da Patrizia Mirti al Corriere per urlare al mondo che la sua malattia, la Sensibilità Chimica Multipla, esiste e rende impossibile vivere a lei e alle altre persone che ne soffrono dal momento che la Regione Umbria non la riconosce, è stato il sindaco di Nocera Umbra, Giovanni Bontempi, a muoversi ufficialmente. Pochi giorni fa ha infatti scritto all'assessore regionale alla Sanità, Franco Tomassoni, per chiedere un incontro ufficiale. L'obiettivo è chiaro: fare sì che l'Umbria “prenda esempio” dalle altre Regioni del Centro Italia che riconoscono la MCS come malattia con tutto ciò che questo comporta, come il riconoscimento dell'invalidità, la pensione e le cure. “Con la presente, e alla luce delle notizie apprese dai quotidiani locali sulla condizione di salute della signora Patrizia Mirti – si legge nella missiva – sono a richiederle (all'assessore Tomassoni, ndr) un incontro urgente al fine di verificare una possibilità di intervento per alleviare, almeno in parte, le problematiche evidenziate e strettamente connesse alla patologia dichiarata. Una malattia rara, e per quanto espresso dalla signora Patrizia, non riconosciuta dalla Regione dell'Umbria a differenza invece di altre Regioni che si sono attivate per riconoscerne, a chi ne soffre, lo status e di conseguenza i benefici sanitari che ne derivano. L'incontro di cui sopra, potrà essere definito anche per le vie brevi”. La Sensibilità Chimica Multipla è una sindrome acquisita immunotossica, infiammatoria, multisistemica che colpisce vari organi e apparati del corpo umano intossicandolo.
A nuocere alla salute di chi ne è affetto concorrono metalli pesanti, sostanze chimiche, particolati fini che si trovano in profumi, prodotti per le pulizie e per l'igiene, scarichi delle auto, gas dei fornelli o colle per i mobili. La conseguenza principale della MCS è l'isolamento in cui costringe a vivere chi ne soffre, impossibilitato a frequentare luoghi non asettici e costantemente a rischio anche nella propria casa. Impossibile anche continuare a lavorare.
Una vera e propria cura non c'è dal momento che le medicine (dal costo che si aggira sui 200-300 euro al mese a totale carico del malato) servono più che altro a disintossicare il corpo.

21 marzo 2013

FONTE: Corriere dell'Umbria

 
Articolo che si collega direttamente con l'ultimo postato su questo blog e che parla della situazione di Patrizia Mirti, malata di Sensibilità Chimica Multipla (MCS).
Al di là di tutto è bello constatare l'interessamento del Sindaco del paese di Patrizia, Nocera Umbra, interessarsi in prima persona al suo caso e adoperarsi affinchè la Sensibilità Chimica Multipla possa essere riconosciuta dalla propria Regione. Sono quelle cose che a me, personalmente, fa molto piacere leggere, perchè significa che anche tra chi ricopre ruoli di primo piano esistono Valori come l'empatia, la sensibilità e l'altruismo (non ne ho mai dubitato, in verità) e questo è davvero fondamentale. Bè, un po' di ottimismo ogni tanto ci vuole, in tempi di crisi come questi in cui il pessimismo sembra regnare sovrano.
Come sempre, tanti auguri a Patrizia e a tutti i malati di Sensibilità Chimica Multipla, con la speranza che questi segnali “positivi” possano portare, prima o poi, a un riconoscimento ufficiale di questa patologia da parte del nostro sistema sanitario nazionale.

Marco

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