martedì 3 giugno 2014

Nuova, grande impresa di Luca Panichi: "spianare" lo Zoncolan nel giorno del Giro

Luca Panichi ce l'ha fatta: scalare in carrozzina lo Zoncolan nel giorno della tappa del Giro d'Italia e riuscirci in un tempo notevole, sotto la tabella di marcia prefissata: questa la nuova impresa di Luca, ex ciclista di Magione da anni in sedia a rotelle dopo un brutto incidente avuto in una gara nel luglio del 1994. Luca però non si è mai fermato, così come non si è mai fermato il suo amore per lo sport. In carrozzina ha compiuto diverse imprese, come scalare lo Stelvio, il Gavia e le Tre Cime di Lavaredo. Ma quella dello Zoncolan ha un sapore particolare, vista la difficoltà della salita (pendenze fino al 22%), da molti ritenuta la più dura d'Europa.

Le parole di Luca. Queste le sue parole al termine di questa impresa: «Da un punto di vista tecnico avevamo previsto la scalata in 8 ore, ma l’impresa è riuscita in 6 ore e 40, dimostrando che gli allenamenti effettuati in questi mesi sono stati efficaci, anche perchè fatti con pesi aggiuntivi sulla carrozzina e ruote volutamente sgonfie per aumentare l’attrito. Le salite umbre mi sono state d’aiuto anche se lo Zoncolan si e’ dimostrata realmente la salita più dura d’Europa, e non vi nascondo che quando ho letto ‘La porta dell’inferno lasciate ogni speranza voi ch’entrate’ ho avuto paura di non farcela. Ma adesso potrò dire che le pendenze massime del 22% non mi spaventano piu’ anche perchè vicino a me c’era, come tutti gli anni, sia il Team Matè che BiciCuoreDiabete Onlus, che vede come presidente mio fratello gemello David, e che porta avanti un messaggio di ciclismo come prevenzione del diabete, delle cardiopatie, e a sostegno di tutti i tipi di disabilità. Mi hanno sostenuto gli amici di Lecco che scandivano le mie sbracciate nei punti più difficili della salita, e ho pensato spesso a Fabio Casartelli e Marco Pantani che sono stati i miei angeli custodi, anche perchè lo Zoncolan è stato una delle ultime glorie del Pirata. Queste mie gesta vogliono portare un messaggio positivo nel mondo della disabilità, e non poteva esserci mai sponsor migliore dello Csen che abbraccia il progetto Disinvolto di inclusione sportiva tra disabili e non, e ringrazio anche la Ricom che mi aiuta nell’ingegneristica della carrozzina».
 

Luca, con questa sua nuova grande impresa, lancia a tutte le persone disabili un messaggio di speranza: con la determinazione si può arrivare ovunque, anche se si ha una disabilità.

FONTI: lanazione.it, giornale dell'umbria.it, umbria24.it





Cosa possono fare la grinta, la forza e la determinazione!
Una grandissima impresa questa di Luca e un grande messaggio rivolto a tutti, sani, malati, disabili e non..... quello cioè di non fermarsi di fronte alle difficoltà, ma di continuare ad affrontare, con coraggio e determinazione le proprie piccole e grandi battaglie quotidiane. Grazie Luca!

Marco

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