venerdì 25 luglio 2014

Il cane che sa accendere luce e tv cambia la vita alla padroncina disabile


Francesca è in carrozzina. «Light» è un cane "speciale" addestrato da un altro bimbo malato che la scuola media Carini di Palermo gli ha affiancato


CARINI (Palermo) - Intravede solo ombre Francesca, ma un sorriso le ha illuminato il viso quando ieri mattina ha accarezzato per la prima volta la sua «luce», il suo Light. Un Golden Retriever pronto a scodinzolarle attorno, annusando la carrozzella che inchioda i suoi undici anni. Pronto a riconoscerla come padroncina. Pronto a fare scudo alla sedia a rotelle. A seguirne i comandi. Anche a pigiare alla parola «luce» con una zampata una pedana collegata a una lampada. Ovvero ad accendere con marchingegni simili la tv o lo stereo. O ancora, in prospettiva, a sostenere il braccio della piccola se ne perde il controllo. A proteggerla. A regalarle guizzi di autonomia.

Più che un cane, Light sembra una nuvola bianca da trenta chili,
il passo deciso di chi riconosce ambienti e bambini sbucando con la sua istruttrice, poco dopo Francesca, fra i corridoi della «Laura Lanza», la coloratissima scuola media di Carini, la città a metà fra Palermo e l’aeroporto, dove nel cuore di un disastrato quartiere popolare studenti disabili e normodotati, preside e insegnanti illuminati trasformano un esperimento didattico in una favola.
Accade che quest’anno fra le lezioni di una scuola vocata con provocazione e speranza dal preside Giampiero Finocchiaro alla «bellezza» sia stato inserito anche l’addestramento di un cane. Un modo per dare una mano ad alcuni dei 60 studenti disabili. In particolare a Franco, 13 anni, irrequieto, tutto scatti fino a tre mesi fa, diventato il vero istruttore di Light, insieme con Marianna Raneri, proprietaria a Castelbuono di un allevamento di Golden Retriever, addestratrice di cuccioli e collaboratrice della «Lanza» con contratto da 2.500 euro l’anno, tre giorni a settimana.

Per raccontare la giornata di ieri con Francesca e i suoi genitori arrivati dalla loro casa fra i vigneti di Menfi, con Franco seguito da papà e mamma, con psicologa e maestre commosse, con Light che non risparmiava baci alla nuova divertita padroncina, bisogna fare un passo indietro di almeno sette mesi. Quando la squadra del professore Finocchiaro si lascia tentare dall’idea che smania e agitazione di «Franco l’irrequieto» possano essere placate con una insolita terapia.
Ecco entrare in scena il cucciolo nato meno di un anno fa, diventato anche lui uno scolaro della «Lanza», a giorni alterni accanto al piccolo irrefrenabile Franco. Come ricorda Finocchiaro: «L’ipotesi di partenza era che se Franco avesse imparato a disciplinare movimenti e atteggiamenti del cane automaticamente avrebbe potuto dare un ordine ai suoi comportamenti». E così è accaduto, conferma Raneri: «Ha imparato a sussurrare anziché gridare, a premiare le movenze corrette, a distinguere il positivo dal negativo nel rapporto con gli altri». E il padre di Franco, un pensionato emozionato: «Risultato storico. Mio figlio sembra un altro, è sereno, parla, si muove senza scatti».

Soddisfazione e sorrisi smorzati dal ricordo di Simone,
uno scolaro bloccato come Francesca sulla carrozzella. A lui «Franco l’istruttore» avrebbe dovuto trasferire un mese fa Light. Ma Simone se ne è andato di colpo con la sua malattia. E, dopo le lacrime, Finocchiaro ha lanciato la proposta via Internet con la scuola pronta a donare il Golden Retriever a un altro disabile: «Fra tanti la scelta è caduta su Francesca». Appunto, arrivata ieri per la prima volta nella scuola di Carini con il fratellino di dieci anni, Luigi, con mamma Carmen e papà Vincenzo, commerciante e produttore di vino a Menfi. Una famigliola dove c’è già un altro cagnolino. Circostanza perfetta, per la Raneri: «Perché tutti potranno occuparsi del cucciolo già in casa. Lasciando che Light riconosca per i comandi solo Francesca, con i suoi limiti, i suoi suoni, i suoi scatti. Per costruire un loro linguaggio». Lei è pronta a seguire tutti per una settimana a Menfi, anche con Franco, anche per testare quei marchingegni: «Il tempo necessario per passare il testimone, perché Light possa fare con Francesca quanto già fa con noi, anche andare al supermercato, fra carrelli pieni di spesa, aspettando il turno alle casse, accanto alla carrozzella».
Felice mamma Carmen per questa nuvola bianca che entra nella vita di Francesca, una passione per la musica, «patita di Jovanotti»: «Se accende lo stereo, anche Light dovrà ascoltare tutto il giorno i cd regalati dalla zia Angela». E sorride la piccina, solare come la sua maglia con la scritta «Once upon a time», c’era una volta, l’incipit delle favole.

di Felice Cavallaro

30 maggio 2014

FONTE: corriere.it
http://www.corriere.it/cronache/14_maggio_30/cane-che-sa-accendere-luce-tv-cambia-vita-padroncina-disabile-7561e57a-e7ba-11e3-bc61-842949f24f5a.shtml


Bellissima storia, di quelle che toccano veramente il cuore. Ed è una di quelle storie che ci fanno capire, una volta di più, quanto siano utili, preziosi, intelligenti, affidabili e amorevoli gli animali.
Una storia che ci deve fare riflettere e che ci deve fare capire, una volta ancora, quanto sia assurdo abbandonare i nostri cari amici animali per strada, come purtroppo avviene spesso sopratutto in questo periodo estivo. E dire che loro ci danno davvero tutto: affetto, compagnia, dolcezza, fedeltà... e tanto altro ancora. 
Se abbiamo preso un impegno con loro, non tradiamo la loro fiducia..... loro non lo farebbero mai con noi!

Marco

Nessun commento:

Posta un commento