venerdì 19 dicembre 2014

E' morto Franco Bomprezzi, paladino a difesa dei disabili


Il «giornalista a rotelle», come amava definirsi, aveva 62 anni. Scrittore e blogger, era impegnato in politica sui temi della disabilità

Franco Bomprezzi è «un simbolo di tenacia e determinazione, un personaggio del terzo settore, o meglio del primo settore, che combatteva contro la disabilità». Lo ha detto, da Bruxelles, il premier Matteo Renzi ricordando la scomparsa di Bomprezzi e annunciando che a lui «dedicheremo la riforma del Terzo settore».
Lo scrittore e «giornalista a rotelle, blogger e interista per passione» come scriveva sul suo profilo di Tweet, aveva 62 anni. Paladino di molte battaglie sociali a favore dei più deboli e dei disabili, era ricoverato all’ospedale Niguarda di Milano, dove è spirato giovedì mattina 18 dicembre nel centro clinico Nemo, specializzato nella cura delle malattie neuromuscolari.
La notizia ha suscitato grande cordoglio e dolore a Milano, città che lo aveva adottato con grande affetto e che gli aveva tributato, nel 2005, anche l’Ambrogino d’Oro.

La biografia

Nato a Firenze il 1° agosto 1952, Franco Bomprezzi era affetto sin dalla nascita da osteogenesi imperfetta. Dopo essere stato caposervizio al quotidiano «Mattino di Padova» e aver collaborato con «Il Resto del Carlino», il giornalista si è trasferito a Milano come caporedattore alla Rai. È stato poi direttore del periodico «DM», della rivista «Mobilità» ed era portavoce di Ledha-Lega per i diritti delle persone con disabilità. Importante anche i suoi impegni nella vita politica milanese, anche al fianco della giunta Pisapia per i temi della disabilità.

«Io, non inVisibile»

Molto impegnato anche come giornalista online, era collaboratore anche del blog «Invisibili» del Corriere della Sera. Così aveva scritto sul suo profilo: «Definirmi inVisibile è un po’ difficile. In sessant’anni di disabilità a tempo pieno credo di aver vissuto intensamente e in pubblico, senza mai nascondere la mia realtà, ma cercando di viverla con la massima normalità possibile. Oggi ho uno strumento in più, per orientare la bussola dei miei convincimenti rispetto ai diritti e alle opportunità delle persone con disabilità: è la Convenzione Onu, la prima carta dei diritti varata in questo millennio dalle Nazioni Unite. È legge anche in Italia, ma pochi se ne accorgono. Io faccio il giornalista, mi occupo di parole e di pensieri, racconto quello che vedo e cerco di scrivere sempre quello che penso per davvero. Un blog è uno strumento forte e delicato di comunicazione e di dialogo. Dopo l’esperienza del forum “Ditelo a noi” ecco adesso una nuova opportunità per cambiare punto di osservazione sulla realtà. E per dare voce e “visibilità” a tutti coloro che ne avranno voglia e tempo, in modo libero, civile e rispettoso». E a tutti piace ricordarlo così.

Il cordoglio della Ledha

La Ledha-Lega per i diritti delle persone con disabilità, ha annunciato che il convegno in programma venerdì all’Università Statale di Milano dal titolo "Come passare dalla sola assistenza all’inclusione" e il concerto di Eugenio Finardi & AllegroModerato presso il Pime saranno dedicati alla memoria del presidente appena scomparso. «Franco era molto di più che il presidente di Ledha — ha ricordato la vice presidente, Maria Villa Allegri — . Era un punto di riferimento per tutte le persone con disabilità e per tutti coloro che lottano per i diritti».

Pisapia e la giunta

Addolorato il sindaco Giuliano Pisapia: «Non ci sono parole per esprimere la mia profonda tristezza e quella di tutta Milano per la scomparsa di Franco Bomprezzi. Un amico, un uomo estremamente coraggioso, che ha condotto difficili e importanti battaglie con grande tenacia e senza perdere mai il sorriso. La sua spiccata ironia ha contagiato tutti ed è uno dei ricordi più belli che mi porterò sempre nel cuore. Mi ha tenuto per mano molto spesso, donandomi preziosi consigli e sono certo che anche in futuro continuerò a sentire il suo sostegno e il suo sguardo saprà guidarci per una città che sia di tutti e per tutti, come diceva lui, nessuno escluso».
Parole condivise dall’assessore ai Servizi sociali Pierfrancesco Majorino: «Non so bene cosa dire. Sono triste e siamo più soli. Franco non ce l’ha fatta. Se ne va un amico, una persona bellissima, un militante del sociale, un combattente dolce e innovativo. Ha fatto tanto per i diritti delle persone con disabilità. E ha fatto ancora di più per i diritti di tutte e di tutti. Ciao, Franco. Il tuo sorriso non finirà».
Ada Lucia De Cesaris, vicesindaco e assessore all’Urbanistica del Comune di Milano: «Io, personalmente, perdo un sostegno insostituibile e un punto di riferimento culturale, sociale e di capacità civica. Lo ringrazio di essermi stato accanto, di avermi aiutato, criticato, consolato ed ancora, solo la settimana scorsa, di avermi ricordato quanti passi in avanti siamo riusciti a fare insieme. Passi che solo la sua forza e la sua intelligenza hanno reso possibili. Ciao Franco. Ciao amico caro».


18 dicembre 2014

FONTE: Corriere.it
http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/14_dicembre_18/morto-franco-bomprezzi-paladino-difesa-disabili-714c8de6-86a2-11e4-bef5-43c0549a5a23.shtml


Un grande Uomo se n'è andato. Franco Bomprezzi, "paladino a difesa dei disabili" e disabile pure lui, ci ha lasciati. Ci ha lasciati sì, ma le sue battaglie, le use parole, i suoi articoli.... sopratutto il suo ricordo, non svaniranno mai. Perchè chi fa del Bene e opera nel Bene lascia una traccia indelebile di sè, nel cuore delle persone, nella società, in tutto. E siccome il Bene genera altro Bene, allora possiamo ben dire che la sua eredità continuerà nel tempo, anche adesso che non è più fra noi, anche in futuro.
Ma ora Riposa in Pace caro Franco..... e sono convinto che Lassù, dove ora sei, ti ritroverai con tanti Amici, quelli per cui hai lottato un intera vita, tanti disabili come te a cui tu hai dato tanto, hai dato tutto, energia, forza, coraggio, vitalità, esperienza, speranza, dolcezza, empatia, condivisione. E mi piace credere che da Lassù continuerai le tue "battaglie" in difesa di disabili e malati e dei loro diritti, "importunando" il buon Dio con le tue richieste, ricolme di sentimento e di Amore.
Ciao Franco e grazie.... grazie di tutto !

Marco

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