giovedì 19 marzo 2015

Christiano, 5 anni, malato invisibile. Ora la madre chiede aiuto per le cure.


Da domenica è stata aperta una pagina facebook per informare e raccogliere fondi. Il piccolo, nato con Sensibilità Chimica Multipla, non tollera i “veleni” che ci circondano

Cosio Valtellino

Annalisa Acquestapace

“Un aiuto per un bambino considerato invisibile” è il nome amaro della pagina nata su facebook a sostegno di Christiano, il bambino di Cosio Valtellino affetto da una malattia rara e non riconosciuta dal sistema sanitario nazionale italiano.

La battaglia di una mamma
La pagina è nata nel giorno della festa della donna e rappresenta la battaglia di una donna, la madre di Christiano, Alessandra Guaschi per curare il suo bambino di 5 anni e mezzo affetto da MCS (Sensibilità Chimica Multipla), patologia che colpisce il sistema nervoso centrale e può causare ad esempio problemi all'apparato respiratorio, gastrointestinale, cardiaco. La concausa principale è l'accumulo delle tossine dannose. E' una condizione cronica, emergente, causata da agenti tossici e ambientali che provoca una reazione fisiologica a diverse sostanze chimiche ambientali che si trovano ad esempio in deodoranti, profumi, saponi, prodotti per le pulizie, nel cibo, nell'acqua potabile, nei vestiti, nei prodotti agricoli o di costruzione edilizia, anche in piccole dosi. Se Christiano viene a contatto con queste sostanze si verificano irritazione alle alte vie e difficoltà respiratorie, mal di testa, eritemi cutanei, difficoltà digestive con reflusso, ritenzione urinaria.

Farmaci costosi
«I farmaci che servono a Christiano quotidianamente sono moltissimi e molto costosi – spiega la madre – dagli enzimi alle vitamine fino a disintossicanti e drenanti. Tutti omeopatici e tutti che possono però soltanto tenere sotto controllo i sintomi, non guarire il bambino. Niente di tutto questo viene passato dal sistema sanitario nazionale in Italia. Le cure vere e proprie, che assunte periodicamente permetterebbero di far regredire la malattia agli stati più bassi, non sono disponibili in Italia». Per tenere a bada i sintomi della malattia di Christiano servono circa 500 euro di farmaci al mese, ma servirebbero anche filtri per aria e acqua e cibo biologico. Il bambino è affetto da MCS dalla nascita, ma per molto tempo nessuno è stato in grado di diagnosticare la malattia che è stata invece riconosciuta nel 2013 da un endocrinologo e immunologo del Policlinico Umberto I di Roma. Condurre una vita normale per Christiano è difficile: «Per un pò ha frequentato la scuola dell'infanzia di Sacco – dice la madre – si divertiva e con gli amici, ora esce per qualche passeggiata, ma senza la possibilità di cure adeguate e costanti, che pure ci sono sebbene in Italia non sia possibile importarle, è davvero difficile». La gestione della malattia è complicata perchè a parte i diversi stadi di gravità, la qualità della vita dei pazienti subisce un forte impatto. Il gruppo di facebook dedicato a Christiano ha ottenuto in tre giorni 1766 “mi piace”, richiamando l'interesse di molti che hanno chiesto di poter essere utili, sostenendo l'acquisto dei farmaci – una lunghissima lista – quotidianamente necessari al bambino per stare bene e cercando di attivare iniziative per la raccolta di fondi in favore di questa famiglia. «Ci siamo rivolti a chiunque per avere attenzione e aiuto – afferma la madre di Christiano – dall'Asl fino alle istituzioni ma sembra davvero di essere invisibili».


La nazionale VipSport pronta a fare la sua parte


Il caso di Christiano valica i confini locali e richiama l'attenzione della Nazionale VipSport. A soli tre giorni dalla messa in rete su facebook del gruppo che cerca aiuto per il bambino di Cosio Valtellino affetto da MCS, l'Associazione nazionale Vipsport fondata da Maurizio Scalvini con Stefano Tacconi e Franco Oppini si è interessata al problema. Grazie all'attenzione di uno degli artisti che fa parte della squadra, la segnalazione ha raggiunto il presidente Scalvini che ha contattato la madre di Christiano per approfondire la conoscenza del problema. La possibilità che si apre ora attorno alla vicenda del bimbo di Cosio Valtellino è quella di organizzare una partita di calcio-evento per la raccolta di fondi. Nel caso, il territorio locale sarà chiamato a uno sforzo di solidarietà per trovare sponsor, collaborazione da parte di associazioni ed enti affinchè siano coperte le spese vive – nessun artista coinvolto riceve alcun cachet per la sua partecipazione – così che il ricavato dei biglietti per la partita possa essere interamente donato alla famiglia.
«La nostra è un'organizzazione senza scopo di lucro legalmente riconosciuta – spiega il presidente Scalvini – la Nazionale VipSport raccoglie un numeroso gruppo di personaggi dello sport e dello spettacolo pronti a partecipare ad eventi a carattere sportivo con l'unico scopo di raccogliere fondi da destinare alle diverse iniziative».

A. Acq.

12 marzo 2015

FONTE: La Provincia di Sondrio


Una situazione difficile, dolorosa, per una malattia, la Sensibilità Chimica Multipla (MCS), che colpisce sempre più persone e purtroppo sempre più bambini.
Per chi volesse aiutare concretamente il piccolo Christiano e la sua famiglia è stato aperto un Conto Corrente Bancario a queste coordinate:


Banca popolare di Sondrio

IBAN: IT41F0569652370000002332X62

Intestato a Alessandra Guaschi


oppure si può eseguire una ricarica Postepay a questo numero:


Numero Carta: 4023600904821396

Intestata a Alessandra Guaschi



Ogni contributo, ogni "goccia", grande o piccola che sia, può essere un grande aiuto per il piccolo Christiano.
Grazie di vero cuore a chi vorrà e potrà aiutare lui e la sua famiglia.

Marco

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