lunedì 4 dicembre 2017

Vittime del proprio lavoro


Intolleranti a ciò che maneggiano, come farmaci o detersivi

A RISCHIO INVALIDITA'. Difficili e costose cure. La Sensibilità Chimica Multipla (MCS), sindrome immuno-tossica infiammatoria somiglia all'allergia, ma differisce molto. Colpisce fegato e sistema immunitario: scarsi interventi in Italia, all'estero terapia desensibilizzante

Ambiente nemico per alcuni soggetti i quali non tollerano gli agenti chimici di ogni tipo ed il cui organismo reagisce creando stato di malattia che essi sono costretti a vivere protetti da mascherina, aiutati da bombola per respirare. E, spesso, si tratta di intolleranza ai componenti essenziali del proprio lavoro.
Alla base un'alterazione genetica che ha chiare conseguenze metaboliche. Si dice Sensibilità Chimica Multipla (MCS), sindrome immuno-tossica infiammatoria che somiglia ma differisce nella sostanza all'allergia.
Recentemente, è stata presentata al Consiglio regionale pugliese, una mozione (firmatario il consigliere Bozzetti) perchè siano istituiti Registro regionale e finanziati corsi di formazione per tre patologie tra le quali la «Sensibilità Chimica Multipla».
Chi ne è colpito perde definitivamente la capacità di tollerare gli agenti chimici, anche in dosi minime, e sviluppa reazioni in varie regioni e funzioni del corpo. Le sostanze chimiche incriminate danneggiano il fegato e il sistema immunitario di questi soggetti annullandone la capacità naturale di difendersene.
All'organismo salta la mosca al naso e rifiuta convivenza con qualunque pur piccola traccia di sostanze di sintesi nell'ambiente (farmaci, anestetici, disinfettanti, principi chimici, insetticidi, detersivi, ecc).
Il 30% dei reduci della I guerra del Golfo Persico hanno presentato Sensibilità Chimica Multipla, detta «Sindrome del Golfo». E l'Accademia Nazionale delle Scienze USA parla di 37 milioni di statunitensi malati di MCS.
Questa patologia colpisce l'1,5-3% della popolazione (rapporto uomo-donne: 1 a 3) di ogni età, classe sociale e professione, causa molteplici patologie disabilitanti, a volte mortali e, comunque, danno tissutale e funzionale progredente a carico di reni, bronchi-polmoni, cuore e circolazione, stomaco e intestino, del sistema muscolo-scheletrico, cute e sistema endocrino-immunitario. Negli Usa, è definita «sindrome fisico-organica».
Possono accompagnarsi dolori articolari e muscolari, cefalea, astenia, pruriti, nausea, asma, ecc. In breve la forma, irreversibile, progressiva senza possibilità di recupero se tessuti e funzioni sono danneggiati e compromessi, si cronicizza, si aggrava e può sfociare in forme tumorali e leucemiche o coronaropatie, lupus, autoimmunità, sclerosi multipla, ecc.
Nel corso degli anni, è facile che il paziente divenga “allergico” anche a sostanze naturali ed intollerante a gran parte degli alimenti.
In breve, la MCS è definita «una delle malattie più gravi conosciute perchè induce invalidità totale che sfocia nell'isolamento fisico e impedisce qualsiasi forma di vita sociale».
In Italia è, per la MCS, «chi l'ha vista?»: non è riconosciuta. I malati figli di nessuno e rari sono i medici competenti che possono fruire di idonee possibilità di indagine e cura. Accessi e pronti soccorso e corsie ospedaliere non sono innocui per gli MCS.
I necessari ausili terapeutici (maschere per ossigeno in ceramica, purificatori aria per auto e ambienti, senza plastiche, ecc) sono acquistabili solo all'estero.
Niente di quanto necessita è coperto dal SSN, non cure e/o interventi chirurgici all'estero spesso salvavita.
L'invalidità diventa regola. Nei primi stadi lavoro con tutele speciali, telelavoro, ambienti chimicamente bonificati. Sopravvivenza, libertà, autonomia legate a cambio di modo ed ambiente di vita. Tutto a carico della persona, comprese eventuali interventi che, eseguiti all'estero possono dare una svolta alla vita dei malati. In Usa e Gran Bretagna si effettua terapia immunitaria e desensibilizzante a costi di migliaia di dollari o sterline (i pur capaci sanitari italiani – ce n'è anche in Puglia – non possiedono ambienti idonei).
«In Puglia è operante il “Gruppo MCS”. Malati e familiari – ci dice la Prof. Raffaella Gallo, professore ass. (ex perchè la malattia le impedisce la prosecuzione) di zoocultura e acquacultura università di Bari – siamo stati ricevuti tempo fa (tanto), dal Governatore Emiliano che assicurò interessamento, finora non dimostrato nei fatti».
E' ora di dare aiuto a questi malati che, spesso, sono vittime ignorate del proprio lavoro.

N. Sim

Sabato 21 novembre 2017

FONTE: La Gazzetta del Mezzogiorno

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